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Alcuni Gallas entrati nella storia:

 

Matteo Gallasso (Trento I584 - Vienna I647) Conte di Campo e Duca di Lucerna, destinato a diventare Matthias Gallas, appartenente ad una delle più vecchie e ricche famiglie della diocesi di Trento, iniziò la sua carriera militare come semplice soldato austriaco. Con il grado di generale, al servizio dell'esercito comandato da Wallenstein (di cui in seguito contribuì al complotto per assassinarlo e quindi prenderne il posto), dimostrò più volte il suo valore ed intelligenza militare, vedendo così crescere la propria fama e ricchezza. Il suo esercito si era guadagnato la reputazione di essere la forza più crudele e più devastante durante la guerra dei "Trent'Anni". Nel 1629 il suo contributo fu essenziale nella spedizione che porterà alla conquista di Mantova. I suoi meriti nelle varie battaglie, lo hanno messo in luce agli occhi di Ferdinando II, Imperatore del Sacro Romano Impero, che gli ha donato proprietà e titoli. Da lui ebbe origine la famiglia austriaca dei Clam-Gallas, che ha fornito molti validi soldati all'esercito imperiale.

 

 

Questi sono alcuni degli edifici appartenuti alla famiglia Gallas:

 

PRAGA:

 

Palazzo Clam-Gallas

 

Entrance portal with sculptures by Braun

 

L'enorme palazzo Clam-Gallas in via Husova (Jan Hus) nella Città Vecchia si trova lungo una vecchia e vitale via di  comunicazione medioevale, nota come la Via dei Re, che collega il Castello con il centro della Città Vecchia ed un'antica strada principale che conduce a Vysehrad. L'importanza della posizione è confermata dalla presenza di un insediamento romano del 1300, di cui i resti di un muro sono stati conservati e tuttora visibili nella cantina del palazzo. Nel forte era presente una chiesa, successivamente ricostruita in stile gotico, la cui sommità all'estremità nord ha costituito punto di riferimento dell'odierna via Husova in cui si trova piazza Marianske (San Mary).
 

 

Come detto l'insediamento del 1300, posseduto John Henry, fratello dell'Imperatore Carlo IV, della Casa di Lussemburgo, passo di secolo in secolo sotto Jiri Samuel di Hradek e alla famiglia di Kinsky. L'ultimo proprietario di questa famiglia, Vilem Kinsky, amico e stretto collaboratore del Generalissimo Imperiale Albrecht di Wallenstein, fu assassinato insieme a lui nel 1634 in Cheb (Eger). In seguito la proprietà fu confiscata e assegnata a Matthias Gallas di Campo, uno degli organizzatori dell'omicidio di Wallenstein.
 

The courtyard

 

La storia del palazzo è stata influenzata in particolare da suo nipote Johann Wenzel (Giovanni Venceslao) Gallas. Questo importante diplomatico che ha servito quale Ambasciatore Imperiale in Inghilterra, l'Aia, alla Curia Papale e, poco prima la sua morte nel 1719, come il Vicerè a Napoli, amava ritornare a Praga dai suoi frequenti viaggi ed ha dedicato molta attenzione al suo palazzo. Nel 1699 ha iniziato a comprare le case vicine con l'intento di espandere il palazzo, il cui rinnovamento, affidato a all'architetto Marco Antonio Canevale, aveva appena avuto inizio. Completato nel 1700 non ha soddisfatto le richieste culturali ed il gusto raffinato di questo aristocratico austriaco che in sua gioventù ebbe un'eccellente formazione e durante i suoi viaggi visitò le sedi rinomate della nobiltà europea. Così nel 1713, invitò a Praga un architetto viennese, Johann Bernard Fischer di Erlach, che iniziò i lavori lo stesso anno. La decorazione del palazzo, in particolar modo il portale, la scala e la fontana di Nettuno, furono affidate a Mathias Bernard Braun.

 

 

I lavori di restauro del palazzo furono completati durante l'anno della morte di Johann Wenzel Gallas. Malgrado le difficoltà finanziarie considerevoli determinate dal completamento di un'impresa di tali proporzioni monumentali, il figlio Philip Joseph concluse un accordo con Carlo Carlone, un pittore italiano, che fu assunto per eseguire l'opera di pittura del palazzo. Fra 1727 e 1729 produsse gli affreschi principali della scalinata, di cui quello più grande, sopra il pianerottolo principale, descrive il trionfo del dio Elio ed inoltre gli affreschi in entrambe le sale cerimoniali al secondo piano che rappresentano rispettivamente un'insieme degli dei dell'Olimpo e l'apoteosi dell'Arte. Affreschi sono stati dipinti inoltre nelle più piccole stanze e nella biblioteca del palazzo nell'ala est. Approssimativamente nello stesso periodo, furono adornati da stucchi la scalinata ed il grande corridoio bianco, anche conosciuto come "Corridoio di marmo", sul secondo piano. Principalmente ispirato dalla mitologia greca e romana, la decorazione è di qualità artistica eccezionale ma non è stata completata mai nella sua totalità come originalmente previsto da Fischer.

 

A detail of the staircase

 

Con la morte di Philip Joseph in 1757, la famiglia di Gallas non ebbe discendenze maschili ed il palazzo fu ereditato da Christian Philip von Clam, figlio di Elisabeth, sorella del Gallas. Questi unì entrambi i cognomi di famiglia in Clam-Gallas, assegnando al palazzo lo stesso nome. Intorno al 1800, venne creato un piccolo giardino nel posto in cui si trovava la chiesa della Santa Vergine del Lago. Una scultura in stile imperiale di Vaclav Prachner, un'allegoria del fiume Vltava, ritratto come un nubile e affettuosamente soprannominata dal popolo Piccola Teresa, fu posizionata in un angolo del giardino. A quel tempo il palazzo era un fulcro di scienza ed arte.

 

The Marble Hall

 

Nel diciannovesimo secolo il palazzo fu in parte convertito in appartamento e alla proclamazione della Prima Repubblica, quando la famiglia entrò in difficoltà finanziarie, l'ala cerimoniale del palazzo ospitò il Ministero degli uffici di finanza, una cappella nuziale e dei locali in cui esporre delle mostre. Confiscato nel 1945 secondo i Decreti di Benes, vi furono spostati gli archivi della città di Praga dai locali del municipio. Iniziato il restauro dopo 1978 e concluso nel 1994, compreso il lavoro di ripristino delle pitture e sulle sculture, oggi, il palazzo Clam-Gallas, è uno splendido esempio di sede monumentale aristocratica del tardo barocco,  risaltando tra le case in stile medievale della città.

 

 

Castello Frydland:

 


 

Oltre la cresta delle montagne di Jizerske si trova il castello in stile barocco di Frydlant. Il castello, con la sua torretta che domina sulla città ed i dintorni, è posizionato su un'altura di roccia basaltica al centro di un'attraente paesaggio. Il castello di Frydlant è costituito da due complessi di costruzioni: lo "Stronghold" gotico antico originale, conosciuto come "il castello superiore", e "il nuovo castello" che costituisce la base del perimetro esterno. Il massiccio del castello superiore è dominato da una torretta rotonda, ricostruita varie volte, è parte integrante dei profili del castello di Frydlant.

 

 

Nel castello superiore vi sono esposizioni e documenti inerenti la storia della guerra dei "Trent'anni" e l'uomo che allora era signore del maniero - Albrecht di Wallenstein. Si possono inoltre trovare esposte preziose collezioni di armi e di pitture relative alla guerra ed alle relative battaglie fra gli anni 1520 ed 1550. Fra le strutture del "nuovo Castello" particolare attenzione merita la Cappella che è un esemplare interessante di architettura tardo rinascimentale. Nelle decorazioni interne - principalmente olandesi - prevalgono gli elementi nordici. Da ricordare inoltre che il Castello di Frydlant è uno di più vecchi musei-castello non soltanto in questo paese ma in tutta l'Europa centrale. Fin da 1801 le collezioni del castello erano aperto al pubblico, il cui l'interesse era stato menzionato dal dramma "Wallenstein" di Friedrich Schiller.

 

 

 

Dopo la guerra dei "Trwnt'anni", il dominio di Frydlant è stato acquistato da Albrecht di Wallenstein che aveva raccolto grosse ricchezze grazie alle sue abili capacità finanziarie. I suoi talenti politici ed organizzativi gli permisero di stabilire un vasto dominio che abbracciava la maggioranza del territorio della Boemia del nord-est. Wallenstein fu rimosso dal suo incarico di Generalissimo Imperiale durante l'anno 1634 e Frydlant fu ceduto al nuovo Generale Imperiale Matthias Conte Gallas.

 

Il territorio fu conquistato e saccheggiato dalle truppe svedesi. A partire da 1646 gli svedesi presero possesso del castello e vi rimasero per tre anni, durante i quali diedero vita ad un periodo significativo nella storia architettonica del castello. La gestione svedese si interessò, soprattutto, nel rinnovare il sistema della fortificazione che era stato trascurato dai precedenti signori del maniero. Gli svedesi lasciarono il castello nel 1649 sostituiti dai Gallas. La famiglia dei Gallas è rimasta a Frydlant fino al 1757.

 

 

 

 

VIENNA:

 

Il terreno su cui si trova il Palazzo Clam-Gallas fu acquistata nel 1690 dal Principe Franz Josef Dietrichstein. Secondo rapporti del XIX secolo, il giardino, che è stato progettato nello stile inglese da Karl Dietrichstein, è stato considerato uno dei più fini e più impressionanti a Vienna.

 

Il principe Franz Josef Dietrichstein, stanco del suo austero palazzo su Herrengasse, chiese all'architetto Josef Koch di sovrintendere alla costruzione di un palazzo estivo sulla proprietà ora conosciuta come Clam-Gallas. Completato nel 1835 fu trasformato nella sede del principe Franz Josef. Nel 1850, la figlia del Principe, la Contessa Clotilde, sposò Edward Conte Clam-Gallas ed il palazzo passo di proprietà della famiglia dei Gallas. E' da questa famiglia che la Francia ottenne la proprietà nel 1952, divenendo tuttora la sede del Servizio Culturale dell'Ambasciata Francese e dell'Istituto Francese di Vienna.

 

 

MILANO:

 

FORTE PORTA NUOVA

 

Il forte era intitolato al conte Edward Clam-Gallas (1805-1891), luogotenente feldmaresciallo e comandante di brigata sotto Radetzky, nel 1848-1849. Ospitava 14 bocche da fuoco e 70 uomini.

 

 

Il forte era ubicato esattamente all’imbocco dell’attuale viale del Lavoro, tra la Manifattura dei Tabacchi e i Magazzini Generali. Dopo la prima guerra mondiale fu completamente demolito per dar luogo alla costruzione dei due stabilimenti e alla nuova viabilità.

 

NAPOLI:

 

Le Due Sicilie si unirono sotto l'impero di Carlo VI, che nominò Viceré nell'isola il duca di Monteleone, ed in Napoli il Conte Giovanni Venceslao Gallas, dopo il conte Daun richiamato.

 

Vicerè austriaci

luglio 1707: Gli Austriaci entrano in Napoli

1707 Giorgio Adamo, conte di Martinitz

1707 - 08 Wirico Filippo Lorenzo, conte di Daun

1708 - 10 Cardinale Vincenzo Grimani

1710 - 13 Carlo Borromeo, conte d'Arona

1713 - 19 Wirico Filippo Lorenzo, conte di Daun (2ª volta)

1719 Giovanni Venceslao, conte di Gallas

1719 - 21 Wolfango Annibale di Schrattenbach

1721 - 22 Marcantonio Borghese

1722 - 28 Cardinale Michele Federico d'Althan

1728 Cardinale Gioacchino Portocarrero

1728 - 33 Luigi Tomaso Raimondo, conte di Harrach

1733 - 34 Giulio Visconti, conte della Pieve